martedì 3 maggio 2011

Niente di meno e qualcosa di più

Seduta sul muretto, la schiena curva come una virgola, la mia nuova Moleskine nera sulle ginocchia.
Davanti a me un grande vaso con un ramo di ulivo pieno di foglie; dev'essere uno di quelli che si è salvato dalla domenica delle palme.
Ho la camicia a quadri rossi e blu, le superga rosse con le suole consumate ai piedi.
Due piercing e tre buchi all'orecchio.
Una collana con una medaglietta, che la prima volta che l'ho vista mi sembrava quella dei militari.
Capelli lunghi, mossi. Diciamo ricci, ma un po' svogliati.
Ai polsi il bracciale con il Tao, comprato ad Assisi alla festa del perdono; poi uno di quelli che vendono i marocchini, verde speranza, ed è da due settimane che è miracolosamente ancora legato da un unico filo.
La Parker tra le dita.










Vorrei una foto di questo momento.
Tutto quello che sono, niente di meno e qualcosa di più.

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