domenica 29 maggio 2011

Sliding doors

Credo che se mia madre e mio padre mi avessero lasciato giocare in una squadra di calcio femminile, ora sarei meno timida e più disinvolta.
Credo che se non avessi insistito con te così tanto da farmi male, forse non avrei scritto un libro, e forse non starei ancora così.
Credo che se quel pomeriggio avessi incontrato Matteo da sola, invece di farmi accompagnare da una mia amica, non avrei perso né il ragazzo né l'amica.
Credo che se l'ultima notte del campo mi fossi infilata sotto la coperta marrone senza esitare non avrei passato l'estate ad odiare me stessa e Lui, e forse non ci saremmo sentite così tanto e non avrei scritto il libro.
Credo che se ad Halloween fossi rimasta a casa da sola non avrei sofferto per due anni, ma non avrei raggiunto un livello tale di consapevolezza da rendermi meno pessima di quello che ero.
Credo che se non avessi tormentato Alessia, questi pomeriggi li avrei passati con lei a passeggiare al parco; e credo che mi avrebbe aiutato a superare le mie ansie molto più in fretta di quanto mi ci è voluto.
Credo che se non mi fossi lasciata andare, avrei evitato di sprecare un anno della mia vita.
Credo che avrei potuto vivere in maniera decisamente più positiva sia il liceo che il corso, se solo avessi voluto.
Credo che se non avessi incontrato Diego sulla mia strada, questa passione per la musica e lo scrivere non sarebbe così intensa.
Credo che se avessi rifatto per la seconda volta la marcia, forse sarei stata malissimo sia fisicamente che psicologicamente, o forse avrei potuto risolvere la situazione.
Credo che se avessi imparato a parlare, invece che tenermi tutto dentro, avrei potuto salvare molti rapporti che ho lasciato andare.

Credo che in fondo tutto possa -  e debba - ancora cambiare.

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